domenica 30 giugno 2013

Marcia a Ferrania e la torta di riso

Marcia a Ferrania, purtroppo marcia vorrebbe dire corsa non competitiva, ma in questo caso “marcia” vuol dire brutta figura, da parte degli organizzatori, che fanno pagare 7 euro per una corsa e alla fine non organizzano un ristoro degno di questo nome.
Al termine di tutte le corse amatoriali si trovano bevande e qualcosa da mangiare, biscotti, focaccia, o altro a seconda degli organizzatori, a Ferrania solo acqua di fonte e thè, magari offerto da qualche sponsor, da mangiare nulla, nemmeno una zolletta di zucchero, eppure una gara impegnativa di 11 km, con una discreta salita, di energie te ne fa sprecare e trovare qualcosa da mangiare all'arrivo non dispiacerebbe.
Mi tornano alla mente quelle scenette di cabaret di qualche anno fa, che paragonavano l'ospitalità ligure a quella emiliana e il protagonista (ligure tra l'altro) alla fine diceva sempre che l'alternativa era tra la torta di riso e prendersela nel culo, peccato che la torta di riso fosse finita.
Ebbene noi podisti a Ferrania non abbiamo trovato più torta di riso, un vero peccato perché il posto è bello, la gara anche, per chi ama correre nei boschi; gli organizzatori invece sono scandalosi, meno male che non tutti i liguri sono così, non riesco a capire perché se vai a correre in Piemonte paghi 5 euro, hai il pacco gara con prodotti alimentari, niente di eccezionale ma fa piacere e dopo la gara c'è quasi sempre il pasta party per tutti e questo salvo eccezioni in Liguria non si può fare. Comunque per quanto mi riguarda l'anno prossimo in concomitanza con la gara di Ferrania preferirò passare una giornata al mare.

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