Marcia a Ferrania, purtroppo marcia
vorrebbe dire corsa non competitiva, ma in questo caso “marcia”
vuol dire brutta figura, da parte degli organizzatori, che fanno
pagare 7 euro per una corsa e alla fine non organizzano un ristoro
degno di questo nome.
Al termine di tutte le corse amatoriali
si trovano bevande e qualcosa da mangiare, biscotti, focaccia, o
altro a seconda degli organizzatori, a Ferrania solo acqua di fonte e
thè, magari offerto da qualche sponsor, da mangiare nulla, nemmeno
una zolletta di zucchero, eppure una gara impegnativa di 11 km, con
una discreta salita, di energie te ne fa sprecare e trovare qualcosa
da mangiare all'arrivo non dispiacerebbe.
Mi tornano alla mente quelle scenette
di cabaret di qualche anno fa, che paragonavano l'ospitalità ligure
a quella emiliana e il protagonista (ligure tra l'altro) alla fine
diceva sempre che l'alternativa era tra la torta di riso e
prendersela nel culo, peccato che la torta di riso fosse finita.
Ebbene noi podisti a Ferrania non
abbiamo trovato più torta di riso, un vero peccato perché il posto
è bello, la gara anche, per chi ama correre nei boschi; gli
organizzatori invece sono scandalosi, meno male che non tutti i
liguri sono così, non riesco a capire perché se vai a correre in
Piemonte paghi 5 euro, hai il pacco gara con prodotti alimentari,
niente di eccezionale ma fa piacere e dopo la gara c'è quasi sempre
il pasta party per tutti e questo salvo eccezioni in Liguria non si
può fare. Comunque per quanto mi riguarda l'anno prossimo in
concomitanza con la gara di Ferrania preferirò passare una giornata
al mare.