Dopo anni di competizioni, il 2024 è stato un anno dedicato alla palestra, per conservare quell'elasticità muscolare che con gli anni tende a diminuire.
Iniziata l'estate e cessato l'impegno con la palestra, nell'imminenza della StraCairo, la corsa stracittadina che tante volte ho corso, il demone della competizione si è ripresentato ed in tre settimane ho cercato di raggiungere un livello di forma almeno passabile.
Giunta la sera della gara è un piacere rivivere l'atmosfera della competizione, anche se una volta era un piacere incontrare tanti amici arrivati per la gara, adesso quelli che corrono della mia generazione sono sempre di meno.
Si parte, una volta cercavo di farlo dalle prime file per evitare l'intralcio dei corridori più lenti, adesso parto quasi in fondo, conscio dei limiti atttuali, un po' per la scarsa forma, un po' per l'età.
C'è l'amico Franco a correre con me, qualche tempo fa c'era un netto divario tra noi, ero molto più veloce, anche perché di solito lui preferiva allenarsi in bici.
Stavolta vedo che corre ad un buon ritmo e percorriamo il primo giro dei quattro da 1800 mt. praticamente affiancati.
Nel corso del secondo giro mi rendo conto che continuando così non arrriverei al traguardo, e mi lascio sfilare, proseguo con un ritmo più adatto alle mie condizioni attuali e lo perdo di vista.
Intanto proseguono i doppiaggi nei miei confronti da parte dei primi atleti, poi verso la fine del terzo giro vedo una canotta gialla in lontananza, mi sembra quella di Franco a giudicare dall'andatura, penso che non è troppo lontano e se è lì deve aver diminuito la velocità.
Chissà, magari potrei provare a riprenderlo, in effetti poco ma un po' di terreno lo guadagno, però l'arrivo non è molto distante, cerco di seguire un'atleta della Podistica Savonese che mi ha superato, non riesco, ormai le energie residue sono al lumicino, però se riesco ad arrivare ad una decina di metri, potrei sprintare negli ultimi metri, ce la faccio, sono in scia, raccolgo le ultime forze e m'involo verso il traguardo, trovo anche la forza di superare un altro atleta negli ultimi metri prima dell'arco gonfiabile dell'arrivo.
Quest'ultima scelta non si rivelerà felice, in quanto i numerosi premi a sorteggio tra gli altri destinati al 130° ed al 132°, con quell'ultimo sorpasso mi sono piazzato 131°!
Poco male, quella piccola delusione è compensata dalla felicità di essere arrivato terzo di categoria, mi dispiace per Franco, avrei preferito arrivare secondo e condividere il podio con lui.
Come al solito impeccabile l'organizzazione dell'Atletica Cairo, veramente tanti premi, anche a sorteggio e tutti hanno potuto gustare una "tira" e una bevanda, oltre ad un ricco pacco gara, compresi nell'iscrizione.
(La "tira" è una salsiccia cotta in un panino, che dà il nome all'omonima sagra, sempre molto partecipata.)